TurinGate02 FronteTURIN GATE 02: eccoci al sec­ondo step. Questa volta atter­ri­amo a Parigi, nei cafè des artistes, nel quartiere di Mont­martre, accanto ai grandi maestri con cui Modigliani con­di­videva le gior­nate abboz­zando i suoi “dessin à boire”, che gli per­me­t­te­vano di vivere e di perseguire la sua car­ri­era artis­tica. La car­ica inno­v­a­tiva di Modigliani fu pre­po­ten­te­mente palese nei suoi nudi e nei suoi ritratti: così Tamara De Lem­picka, in un con­testo tut­tavia dif­fer­ente, trovò nei medes­imi soggetti la sua mas­sima espres­sione. Da qui si parte per una riv­is­i­tazione del tema del nudo, e di quello del ritratto, visti da artisti con radici e crescite stilis­tiche, entourages, mes­saggi pro­fon­da­mente diversi. La nos­tra immer­sione in questo mondo emo­tivo, che ci rimanda alla dimen­sione più prim­i­tiva dell’uomo, e allo stesso tempo alla più alta forma di espres­sione artis­tica, prende spunto da un ritratto, “Cristina”, di Pietro Annigoni, e pro­cede con “Les mod­e­les” di Enrico Baj, i cui nudi sono pura schema­tiz­zazione e col­ore, ancor di più nel ritratto “Mon­u­mento”, in cui la testa del soggetto si intravede nelle pure forme geo­met­riche. Il cam­mino nella dimen­sione dion­isi­aca del rap­porto pittore-​modella si snoda tra i nudi di Francesco Messina, in una litografia su sug­hero, di Luigi Chessa, in un dis­egno a matita, e di Giulio Da Milano, che sem­bra citare Matisse, per la cro­mia e per la com­po­sizione nello spazio pit­torico. All’interno di questo primo excur­sus, un’opera con­tem­po­ranea di Pino Amato, in arte Bisha, una rielab­o­razione dig­i­tale di un par­ti­co­lare del “Ratto di Pros­er­pina” di Gian Lorenzo Bernini, suona quasi come una provo­cazione, in un ter­reno pret­ta­mente pit­torico: tut­tavia, e per la tec­nica e per la poet­ica, è più che mai espres­sione del nos­tro tempo. Il per­corso espos­i­tivo pro­cede con Bruno Schwab, tedesco tori­nese di adozione, di stra­or­di­narie capac­ità tec­niche, “mae­stro fal­sario” come amava definirsi, che con “Al caffè” e “Nudo dis­teso” ci riporta nell’atmosfera parig­ina degli ate­lier e dei caffè dei primo Nove­cento. Di sua mano anche uno splen­dido ritratto di Bacco, dip­into “alla maniera di Anto­nio Mancini”, affi­an­cato da il “Bac­canale” di Pablo Picasso, un’ acquat­inta del 1959, e “Il fauno” di Luigi Togli­atto Amateis, pit­tore e illus­tra­tore tori­nese di rilievo. Il com­p­lesso rap­porto pittore-​modella è fil­trato dallo sguardo di Orfeo Tam­buri, nel ritratto di Mau­rice De Vlam­ick (mirabile espo­nente dei “fauves”) e nella sua modella, e di Michele Baretta, che qui ritro­vi­amo in un del­i­cato e stra­or­di­nario esem­plare di nudo; un mer­av­iglioso ritratto di Primo Conti, “Viso”, sem­bra quasi dialog­are con le famose “teste” di Vir­gilio Guidi. Enrico Colom­botto Rosso, accanto al suo mae­stro Felice Caso­rati, (in mostra con “Le mon­dine”), da cui si dis­tacca forte­mente per ricerca stilis­tica, e la sua grandiosa amica Leonor Fini, artista di tem­pera­mento forte e pro­fon­da­mente erotico, sono entrambi tes­ti­moni di una visione del tutto inno­v­a­tiva, il primo, “puro spir­i­tu­al­ista estra­neo ad ogni con­t­a­m­i­nazione con la realtà” (cit. Vit­to­rio Sgarbi), con un tratto deciso ma fine, la sec­onda con uno sfu­mato cro­ma­tismo delinea un inqui­etante viso fem­minile. Carol Rama, icona soli­taria della ribel­lione e dell’autonomia artis­tica, tori­nese di fama inter­nazionale, nel suo ritratto “Fig­ure”, sem­bra ripren­dere i con­torni allun­gati degli occhi delle mod­elle di Modigliani. Tor­ni­amo a Parigi, con un ritratto di Felix Labisse, sur­re­al­ista francese che nei suoi col­ori accesi ma cupi appare stra­or­di­nar­i­a­mente attuale, e Pierre Octave Fasani, la cui tec­nica inno­v­a­tiva “bois brulé”, che egli stesso inventò, carat­ter­izza il viso della gio­vane ragazza. La ret­ro­spet­tiva si chi­ude con due opere di Bruno Tozzi, un nudo e un ritratto, in cui l’artista, anch’egli vis­suto a Parigi tra il 1919 e il 1935, peri­odo di mas­simo fer­vore artis­tico, appare quasi come il nat­u­rale pros­e­cu­tore dei det­tami della scuola di Modigliani.

RET­RO­SPET­TIVA SULLARTE MOD­ERNA:
UNPAS­SAGE
SULLE ATTUALI ESPO­SIZIONI A TORINO

AMEDEO MODIGLIANI E TAMARA DE LEM­PICKA : IL NUDO E IL RITRATTO

15 mag­gio – 11 settembre

HOTEL DOCKVIA CER­NAIA 46TORINO

Open daily hours: 11131520FREE ENTRANCE